Uomo politico francese.
Rivoluzionario, deputato alla Convenzione nazionale, assunse posizioni moderate
e termidoriane, aderendo al Consiglio dei Cinquecento. Dopo il colpo di Stato
bonapartista del 18 Brumaio 1799, entrò a far parte del Consiglio di
Stato napoleonico e fu tra gli elaboratori del nuovo Codice. Dopo la caduta di
Napoleone andò in esilio (1816), rimanendovi sino alla rivoluzione
liberale del luglio 1830. Aderì al Secondo Impero e nel 1852 fu nominato
senatore. Una notevole importanza storica hanno le sue
Mémoires
del 1824 e del 1835, le prime sulla Convenzione e il Direttorio, le seconde sul
Consolato e l'Impero (Poitiers 1765 - Parigi 1854).